Partenza: Rifugio Monte Palon (1205 mt) Parcheggio https://goo.gl/maps/XF7xapFv4bcgM37T9
Arrivo: Cima della Mandria, Chiesa Vedetta (1482 mt)
Dislivello: 280 mt
Difficoltà: E (Escursionistica)
Periodo consigliato: da metà Primavera ad Autunno inoltrato (evitare periodi di caldo intenso)
Tempo di percorrenza: 2 h escluse soste e visite trincee
Cartina Tabacco n° 51
Il Monte Palon durante la Prima Guerra Mondiale fu trasformato in vera fortezza con postazioni d'artiglieria in caverna, postazioni di mitragliatrici e importantissimi osservatori oggi visitabili grazie ai lavori di ristrutturazioni del gruppo Alpini di Possagno che hanno reso percorribili 1 km di trincee e 300 metri di gallerie.
Il Monte Palon con i suoi 1306 m.s.l.m. sovrasta il Monte Tomba, il Monfenera e domina il corso del Piave fino al Montello. Erwin Rommel, (noto nella seconda guerra mondiale come Volpe del Deserto), impegnato in questo settore come Tenente di un reparto del WGB tentò ripetutamente ma inutilmente, nel corso della Battaglia d'Arresto del novembre-dicembre 1917, di prendere questa importante e strategica posizione fortificata che permetteva di tener sotto costante osservazione le posizioni nemiche integrando l'azione delle artiglierie di Cima Grappa su zone non viste e non battibili da quest'ultima.
Partiamo lasciando l'auto nel piccolo parcheggio del rifugio Monte Palon, e siamo praticamente a due passi dalle trincee e dalle gallerie, ci immergiamo subito nello scenario visibile 100 anni fa ai nostri soldati:
Dalla partenza del percorso e durante tutta l'escursione è visibile un vasto tratto di pianura veneta:
Un cartello CAI ci indica la via della prima baracca ristrutturata:
In lontananza la Chiesa di Vedetta, nostro obiettivo di oggi:
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La statua dell'Alpino costruita con schegge di granata:
La statua dell'Alpino costruita con schegge di granata:
L'interno della baracca nei pressi del rifugio e del parcheggio:
Esterno della baracca nei pressi del rifugio e del parcheggio:
La giornata tersa permette di vedere per tutta l'escursione le Vette Feltrine e in lontananza le Pale di San Martino:
Postazione di tiro per mitragliatrice:
Vista dalla feritoia per il fucile o mitragliatrice:
La prima trincea percorsa:
Continuiamo il percorso in trincea:
Il paese di Alano di Piave:
Il Monte Tomba:
Camminiamo in trincea:
Vista da una postazione:
Altre trincee:
Postazioni di tiro:
Le prime gallerie:
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Usciamo e troviamo un'altra postazione di tiro:
Proseguiamo e troviamo un altra galleria di deposito:
Cupola dei mitraglieri:
Il percorso presenta un continuo dedalo di gallerie:
Le opere di guerra non finiscono qui: postazioni riparate:
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Torrette per mitraglieri:
Torrette per mitraglieri:
La grotta del Corpo di Guardia:
Passaggi coperti e rinforzati:
La vista dalla trincea coperta:
In breve (è più il tempo di vedere le opere di guerra che della strada effettivamente percorsa) si arriva alla baracca ufficiali che funge da bivacco (letti senza materassi):
L'interno della baracca ufficiali:
Si riparte per gallerie:
La vista spazia sulle vette Feltrine e sulle Pale di San Martino:
Oggi si vede anche la Laguna di Venezia:
Le opere di guerra terminano a circa un terzo dell'intero percorso dell'escursione, ed ecco che in lontananza vediamo l'obiettivo di oggi: la Chiesa di Vedetta:
Si attraversa la strada che porta alle malghe:
Quasi arrivati:
Ed ecco la Chiesa di Vedetta:
Attenzione alla galleria nei pressi della Chiesa, è facile caderci dentro:
Verso Ovest si vede distintamente Cima Grappa:
La Chiesa di Vedetta:
E' l'orario e la condizione meteo giusti per il parapendio:
Verso il ritorno nella zona delle trincee troviamo un ponticello:
E visitiamo le gallerie che non abbiamo percorso all'andata:
Postazione fucilieri:
Scoviamo altre trincee:
E vediamo all'esterno le feritoie di tiro visitate poco fa all'interno:
Ricovero di fortuna:
Vecchia scaletta in legno:
Altre trincee:
Scendiamo verso il rifugio, che sorge sopra altre gallerie scavate nella roccia:
A sinistra del rifugio scendiamo in questa trincea:
Troviamo gallerie e scale:
Gallerie rinforzate:
Usciamo dalle gallerie e terminiamo la nostra visita:
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