mercoledì 4 settembre 2019

Sentiero attrezzato Bepi Zac sul Costabella

Zona: DOLOMITI DI FASSA
Partenza: PASSO SAN PELLEGRINO (1918 mt)  Parcheggio https://goo.gl/maps/PCQhs9WYxRyjohNT8
Arrivo: CIMA COSTABELLA (2762 mt) giro ad anello senza prendere la seggiovia al ritorno
Dislivello: 600 mt salita e 950 mt discesa
Difficoltà: EEA (Escursionisti Esperti con Attrezzatura)
Periodo consigliato: da Giugno/Luglio a Settembre (neve permettendo, informarsi chiamando il rifugio)
Tempo di percorrenza: 5 h escluse soste
Cartina Tabacco n° 6




Nel mese di Maggio 1915 tra i vasti prati del Passo San Pellegrino si verificarono i primi sconfinamenti italiani nell'allora territorio austriaco. Gli austriaci però, erano ben appostati poco oltre il Passo San Pellegrino e sul versante del Passo delle Selle, dove costruirono un piccolo villaggio. Fu in questo modo preclusa ogni possibilità di avanzata verso la Val Di Fassa. Il conplitto allora si spostò sulle Creste del Costabella, dove alterne vicende determinarono, a spese di molto sangue, vari spostamenti di confine, con rilievi che diventavano ora italiani ora austriaci. In particolare, merita di essere ricordata la battaglia del marzo 1917 per il possesso di Cima Costabella, dove tonnellate di piombo e granate si riversarono sugli appostamenti con effettu devastanti per i soldati che li presidiavano. Alla fine di Ottobre di quell'anno, gli austriaci sfondarono sul fronte Isontino, il fronte dolomitico venne abbandonato e fra queste montagne ritornò la pace e il silenzio. La zona è ancora ben conservata e sono ancora ben visibili appostamenti trincee e gallerie.

La partenza avviene dal Passo San Pellegrino, consigliamo di prendere la seggiovia per accorciare il dislivello in salita dell'escursione, questa è la stazione a monte percui il punto da cui iniziamo a camminare:


La giornata della nostra escursione era inizialmente un pò nuvolosa, i cartelli segnalatori del Cai indicano la direzione: Passo Selle


Il sentiero è ben segnato:


e sale costantemente:


In circa 45 minuti arriviamo al Rifugio Passo Selle:


Dopo un caffè usciamo dal rifugio e ci rechiamo al Passo per iniziare il nostro percorso verso il sentiero attrezzato Bepi Zac:


Cartelli segnalatori del Cai:


Anche se il cartello della ferrata è posto qui al passo non è ancora necessario indossare il kit da ferrata:


Procediamo per una breve ma ripida salita:


Uno sguardo indietro al rifugio Passo Selle:


Iniziano i tratti ferrati:



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Salita si facili roccette:


Prime costruzioni risalenti alla prima guerra mondiale:


Il sentiero procede su una cresta:


Il percorso è ricco di sali-scendi:


Ci avviciniamo ad un ricovero di guerra:



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Passiamo per una breve galleria:


E ritorniamo su sentiero in cengia:


Resti di baraccamenti:


Il percorso è interessantissimo sia dal punto di vista storico che paesaggistico visto che le nuvole iniziano a diradarsi:


Arriviamo al Piccolo Lastei (2650 mt) dove troviamo un ricovero austriaco (camerata dei Kaiserschutzen):




L'interno è originale del 1916:



Si procede con tratti leggermente esposti:


... per arrivare a passaggi fra le rocce....


...e a gallerie e ponticelli:


Sembra di essere in un labirinto di roccia:


Passiamo un tratto in cengia:


... e una scala in legno:



...per arrivare ad un altro passaggio fra rocce:


...e ad un altro ponticello:


Altra cengia:


E poi su una breve cresta:


Alla fine del passaggio in cresta troviamo i resti di ricoveri:


Procediamo su sentiero ben segnato fra rocce:


...per arrivare a gallerie e ricoveri visitabili:





Arriviamo a Cima de Campagnacia:


... dove si trovano trincee....


...resti di baraccamenti e l'arrivo della teleferica austriaca:


Qui è situato anche il primo rientro alla seggiovia:


..ecco la discesa del primo rientro:


Noi invece proseguiamo per la seconda parte del sentiero attrezzato:


Il paesaggio è sempre spettacolare, là in fondo il gruppo del Sella:


Saliamo un'altra cinquantina di metri di quota:


Altro ricovero in galleria:



Uno sguardo indietro alla zona percorsa prima:


Resti di reticolati e filo spinato:


Quota 2762, postazione per mitragliatrice con apertura per fuoco di copertura sul pozzo di mina. Si notano all'interno il basamento triangolare per la mitragliatrice e il tubo per la fuoriuscita dei gas di scarico dell'arma:


L'apertura in galleria:



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L'entrata della galleria:


Paesaggio dalla prima linea:


Arriviamo in breve alle opere della prima linea austriaca:


E quindi alla cima di Costabella, 2759 mt


Poco distante dalla cima scopriamo altre opere belliche:


Il pozzo di mina della cima di Costabella, lo scavo fu effettuato dagli austriaci nel 1916, la galleria doveva poi dirigersi verso l'antistante territorio nemico con lo scopo di contrastare i lavori di mina degli italiani:


Paesaggio in direzione di Cima Uomo:


Sguardo indietro ai sentieri percorsi:


Arriviamo in zona di guerra italiana:


Postazioni italiane:


Si scende leggermente:


Per trovare la bellissima scala:



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Cima Uomo:


Vista da sopra la scala:


Un tratto ferrato aiuta la facile ascesa:


Passaggio fra rocce:


E si ridiscende:


...per trovare una postazione in galleria:


Sulla conca il Rifugio Passo San Nicolò:


Posizione Detz (2690 mt) Resti del villaggio austriaco con la sottostante "conca nevosa" dove avvenne l'episodio del Ten. Barbieri il 4 ottobre 1916, un gruppo di arditi alpini del Btg Val Cordevole conquistò la posizione con un coraggioso colpo di mano che portò anche alla cattura di 106 prigionieri austriaci:


Resti di reticolati:


Opere e muretti a secco, resti di baraccamenti:


Il sentiero che porta al sasso di Costabella:


Altre trincee e postazioni:


Arriviamo dunque a  Cresta di Costabella:


....dove ci godiamo il paesaggio che spazia fino al gruppo del Sella:


... e al Sassolungo e Sassopiatto:


Là in fondo Cima Uomo:


Osservatorio sul "Sasso di Costabella" (2730 mt) Estrema posizione italiana di grande importanza per il controllo visivo del settore orientale del Costabella, fu tenuta dagli Alpini per l'intera durata del conflitto 1916-1917:


Resti di reti portasassi:



All'interno del Sasso di Costabella si trova la mostra fotografica "Guerra alla Guerra":


Altra galleria visibile dal Sasso di Costabella:


Passaggio per arrivare all'Osservatorio:


Entrata dell'osservatorio:


Alcuni tabelloni della mostra fotografica:


Panorama dall'osservatorio:



Usciti dal Sasso di Costabella, si sale al Castello di Costabella:


Passerella che agevola il passaggio:


Muro di difesa in cemento:


Postazione di tiro:


Panorama su Cima Uomo:


E si scende, siamo agli ultimi passaggi della Bepi Zac:


Galleria con cavo:


...dove alla fine troviamo la tripla scala:


Le opere in legno sono state posizionate dal Gruppo Volontari di Moena:


Si scende per sentiero normale:


Si incontrano gallerie di retrovia:


Sforcela del Ciadin:


Discesa per sentiero...:


...e poi per ghiaione:


...poi fra roccette:


...e poi ancora per coste erbose:


Palon del Bianco con postazioni italiane:


Infine camminiamo per prati:


In direzione passo San Pellegrino:


Fino ad incontrare la pista da sci che ci porta direttamente al parcheggio della seggiovia cioè alla nostra auto:



2 commenti:

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