lunedì 23 ottobre 2017

Ferrata Tridentina e Rifugio Cavazza al Pisciadù

Zona: ALTA BADIA
Partenza: vicinanze PASSO GARDENA (1956 mt),  Parcheggio: https://goo.gl/maps/73fGjtDAfUx
Arrivo: RIFUGIO PISCIADU' (2585 mt)
Dislivello: 650 mt
Difficoltà: EEA (Escursionisti Esperti con Attrezzatura)
Periodo consigliato: Da Giugno ad Ottobre, neve permettendo
Tempo di percorrenza: 5 h escluse soste
Distanza totale da percorrere: 4.5 km circa
Cartina Tabacco n° 7




Google Earth

La ferrata Tridentina, una delle più belle e note delle Dolomiti. La partenza avviene alla stazione di valle della teleferica per trasporto materiali del rifugio Pisciadù, presso lo spiazzo ricavato nei pressi di un tornante a metà strada fra passo Gardena e Colfosco:

A nord scorgiamo subito la Val Setus, sarà quel canalone la nostra via di ritorno:


Ci dirigiamo verso l'attacco della ferrata:


Uno sguardo verso la Val Badia, in fondo a sinistra Piz Dles Conturines, a destra Falzarego e Tofane:


Ci inoltriamo per breve sentiero quasi pianeggiante:


fino ad arrivare alle prime attrezzature, dove indossiamo l'imbrago:


Uno sguardo a nord al Gran Cir:



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Superiamo la prima salita tramite una lunga serie di gradini affiancati da una corda metallica:


La luna di accompagna:


Saliamo velocemente di quota:



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L'autunno ha già iniziato a colorare i boschi:


In mancanza di scalette si procede su cavo ma con buoni appigli naturali:


Alla fine del primo tratto ferrato si procede per facile sentiero fra due massi rocciosi:



Torre Brunico:


Salendo miglioriamo la visuale sulle Dolomiti Ampezzane:


Un cartello CAI indica la strada per la ferrata:


Ultimo tratto di sentiero prima della ferrata vera e propria:


Si inizia:


Alziamo lo sguardo e scorgiamo il ponte sospeso:


Cartello di inizio ferrata:


Si sale in verticale (come in tutta la ferrata):





Ogni tanto ci sono dei tratti con scalette:


Gli appigli comunque sono buoni:


Che fortuna una giornata tersa come questa:


Ora si vedono bene Colfosco e Corvara:




Dopo una progressione pressochè sempre verticale si arriva alla prima via di fuga, il sentiero che porta direttamente al rifugio Pisciadù:



Noi ovviamente continuiamo per la ferrata:


Questo è il tratto più duro di tutto il percorso:


Ci sono comunque dei passaggi curiosi:


In alcuni casi ci siamo tirati tu a forza di braccia:


Ultima scaletta:




Si aggira un costone:


E si scorge il rifugio Pisciadù:


Eccoci arrivati al famoso ponte sospeso:




Traballante - emozionante:







Proseguiamo per facile sentiero con meta il rifugio Pisciadù:


Spettacolo:


Ed eccoci arrivati (dato il periodo, 14 ottobre 2017, il rifugio è chiuso)


I dintorni però sono mozzafiato:


Cima Pisciadù:


Sass Da Lech:


Grande Cir:


Dopo dovuta sosta si scende per la val Setus, dove inizialmente sono presenti dei tratti ferrati:



Sono presenti alcuni tratti ghiacciati:




Il panorama è sempre stupendo:


Quasi arrivati al punto di partenza:


Ormai in vista del parcheggio:








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