Partenza: RIFUGIO GARDECCIA (1950 mt) Parcheggio seggiovia https://goo.gl/maps/BViEkGr9fzv e prendere la navetta per il rifugio Gardeccia (orari e prezzi)
Arrivo: PERA DI FASSA (al parcheggio) (1326 mt) senza prendere la navetta per il ritorno
Dislivello: 750 mt salita e 1350 mt discesa
Difficoltà: EE (Escursionisti Esperti per la lunghezza del percorso)
Periodo consigliato: da Giugno/Luglio ad Autunno (neve permettendo, informarsi chiamando i rifugi)
Tempo di percorrenza: 6 h escluse soste
Distanza totale da percorrere andata e ritorno: 17 km circa
Cartina Tabacco n° 6
I panorami che vedrete con questa lunga escursione vi permetteranno di restare in muta contemplazione davanti alle bellezze che la natura ci ha regalato, a fine giornata vi sentirete molto stanchi ma con il cuore ringrazierete l'autore di questo meraviglioso angolo di paradiso delle nostre Dolomiti.
Prima di parlare dell'escursione, un breve cenno su Re Laurino:
La leggenda narra che fra i massicci rocciosi del Catinaccio vi fosse un giardino di rose governato da Re Laurino. Alle nozze del Re D'Adige con la bella Similde vennero invitati tutti i nobili del regno, tranne Re Laurino, che partecipò rendendosi invisibile.
Alla vista di Similde, Laurino se ne innamorò e la rapì portandola con sé.
Il promesso sposo, insieme ai suoi guerrieri attaccò Re Laurino, il quale rendendosi invisibile cercò di nascondersi fra le sue rose, ma tradito dal movimento delle stesse venne catturato e imprigionato.
Irritato dall'avverso destino si girò verso il Rosengarten e lanciò una maledizione: nessuno avrebbe potuto ammirare il giardino né di giorno né di notte. Però dimenticò l'alba e il tramonto, percui accade che il Catinaccio sia all'alba che al tramonto si tinga di un rosa magnifico.
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L'escursione ha inizio a Pera di Fassa, dove si parcheggia l'auto nei pressi della seggiovia Vajolet 1 e si prende il bus navetta per il rifugio Gardeccia (1950 mt) dove inizia la camminata vera e propria (sentiero 256):
Continuiamo per il sentiero 256:
Il sentiero è spesso ripido e se sceglierete una giornata tersa come la nostra preparatevi la crema solare perché non c'è un filo d'ombra fino all'ultimo tratto di sentiero di ritorno
In vista del rifugio Preuss:
Si arriva al pianoro (2243 mt) dove sorgono i due rifugi, il Preuss...
...e il Vajolet:
Torri del Vajolet dal rifugio Vajolet:
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Si parte poi alla volta del rifugio Passo Principe (seguendo il sentiero 584):
Cartelli segnalatori Cai ci dicono che siamo sul sentiero giusto:
Uno sguardo indietro sul sentiero percorso:
E un'occhiata davanti al sentiero da percorrere:
Catinaccio d'Antermoia, per salire i 3002 mt della cima c'è una bellissima ferrata che ci promettiamo di fare in un altro momento:
Dal rifugio puntiamo lo sguardo verso nord, scorgiamo il sentiero 11 che porta all'Alpe di Tires, meta che non percorreremo oggi:
Dopo una breve sosta e una chiacchierata con il simpaticissimo gestore ci incamminiamo verso il passo Antermoia (sempre sentiero 584):
In vista del passo Antermoia:
L'escursione di oggi non finisce di regalare paesaggi sublimi:
Vista verso sud:
Da passo Antermoia si inizia a scendere i circa 200 mt di dislivello che ci porteranno al lago d'Antermoia (sempre sentiero 584):
Ci voltiamo indietro e vediamo in tutto il suo splendore il Catinaccio d'Antermoia:
Siamo in vista del splendido lago Antermoia:
Oggi c'è anche qualcuno che fa il bagno:
Magnifico:
Vicino al lago Antermoia sorge (ed è in ampliamento) l'omonimo rifugio:
Nei dintorni del rifugio:
Dopo la sosta in rifugio ci incamminiamo verso Il passo di Dona (sentiero 580):
Arrivati al passo di Dona saliamo i 70/100 metri fino alla cima del Mantel, dove si possono ammirare vari gruppi montuosi delle Dolomiti, a cominciare dalle Odle:
La Marmolada:
Il gruppo del Sella:
Il Sassolungo e Sassopiatto:
Sassolungo/Sassopiatto e Gruppo del Sella:
La via del ritorno si svolge attraverso il Pian Da La Gialine seguendo sempre il sentiero 580
Il paesaggio è cambiato radicalmente:
Questa parte di sentiero è un po' sdrucciolevole e selvaggia, bisogna fare attenzione
Ci si addentra poi nel bosco e si segue sempre le indicazioni per Pera (al bivio fra sentiero 579 e 580, seguire il 579)
Si arriva quindi all'abitato di Pera di Fassa e quindi alla nostra auto
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